Da fortezza contro i corsari a residenza di lusso

Testimone silenzioso ma eloquente di eventi storici che hanno forgiato il destino di Capraia, Forte San Giorgio è un luogo che non potete assolutamente perdervi. Questa imponente fortezza, che troneggia sul versante nord-est dell’isola, venne costruita dalla Repubblica di Genova, verso la fine del 1540 in risposta a un famoso atto di pirateria perpetrato dal terribile corsaro Dragut che per ben 4 giorni, nel giugno dello stesso anno, bombardò Capraia distruggendo l’antico Castello Pisano che la proteggeva.

Fortunatamente, grazie ai genovesi, la nuova fortezza venne completata in pochi anni e quando nel 1545 Dragut fece ritorno a Capraia con oltre 600 uomini per saccheggiarla, l’isola era ormai ben protetta tanto che il pirata dovette desistere senza arrecare troppi danni. Trasformato nel tempo da baluardo difensivo in dormitorio, albergo e persino discoteca, oggi Forte San Giorgio è stato ristrutturato per ricavarne appartamenti privati.

Il Corsaro Dragut

Alla scoperta di segreti e misteri irrisolti

Nonostante i mutamenti nella destinazione d’uso, l’antica struttura nasconde ancora oggi alcune delle sue più curiose particolarità. Il pavimento del vasto salone delle feste, dominato da un imponente caminetto, nasconde ad esempio un primo segreto: l’antica Chiesa di Capraia che, attiva dal 1400 fino al 1760 e utilizzata anche come luogo di sepoltura, custodisce gli scheletri di ben 150 persone. Un mistero irrisolto che continua a stimolare la curiosità degli storici e dei visitatori. Chi erano queste persone? Perché vennero seppellite ammassate le une sulle altre? E soprattutto… perché erano tutti uomini?

Nel Bastione di Scirocco, potrete invece esplorare i resti delle abitazioni dei Capraiesi, risalenti al periodo successivo all’attacco di Dragut (1540-1551). Queste rovine forniscono una visione unica della vita sull’isola subito dopo quell’evento sconvolgente. Tra le particolarità, da segnalare anche la stanza interrata nel Bastione di Tramontana che, un tempo adibita a magazzino del sale, rappresenta con il suo pavimento rialzato un affascinante esempio di ingegnosità architettonica.  Una vasta frana, occorsa nel XIX secolo e ancora oggi visibile dal mare, colpì il lato est del Forte, causando numerose vittime tra gli abitanti e distruggendo il “Quartiere delle donne“, che comprendeva un monastero di suore.