Se desiderate lasciarvi alle spalle la frenesia del quotidiano, la Riserva Naturale dei Monti Livornesi è ciò che fa per voi: un’autentica oasi di tranquillità per riconnettervi con la natura.
Incastonata nell’entroterra livornese, la riserva si estende infatti per ben 1.300 ettari tra i comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo offrendo un’incredibile varietà di paesaggi e possibili esperienze perfette per il turismo “slow“. Tra pianure e dolci pendii collinari, sentieri e corsi d’acqua che si snodano all’interno di una ricca vegetazione, gli amanti dell’outdoor hanno infatti a loro disposizione un’articolata rete di sentieri panoramici, dai più semplici ai più impegnativi, adatti a emozionanti escursioni, avventure in mountain bike e rilassanti passeggiate a cavallo.
Addentrandovi nella riserva potrete inoltre avere il piacere di incontrare una delle tante varietà di animali selvatici: cinghiali, lupi, volpi, donnole, daini che, tra ginestre, boschi di lecci e sugheri, si muovono liberamente nella rigogliosa macchia mediterranea. Ma c’è di più. La foresta tra Livorno e Collesalvetti custodisce anche un prezioso patrimonio storico e architettonico. Seguendo alcuni dei sentieri tracciati scoprirete, infatti, i resti di antichi santuari, mulini e ghiacciaie e potrete camminare attraverso le grandiose strutture dell’Acquedotto monumentale di Colognole, creato dai Granduchi di Toscana per fornire acqua alla città di Livorno.
Osservare gli animali nel loro habitat naturale è un’esperienza incredibile, specialmente se vissuta all’interno di un ecosistema storico. Situata nel comune di Collesalvetti, l’Oasi della Contessa è una piccola zona umida, antica testimonianza del più vasto sistema di paludi costiere che un tempo dominava la pianura tra Pisa e Livorno.
Qui, se siete amanti del birdwatching, avrete a vostra disposizione ben 22 ettari di natura incontaminata dove, tra stagni e canneti, potrete osservare da vicino varie specie di volatili: l’airone rosso, il falco di palude, la ghiandaia marina e il raro tarabuso. Tra visite guidate ed escursioni avrete inoltre modo di dedicarvi alla fotografia naturalistica, immortalando, oltre alla fauna avicola, le numerose specie di vegetazione palustre che crescono nell’Oasi: la Cannuccia, il Salice Bianco, la Tamerice, il Pioppo Bianco e, per gli esperti, la Periploca Maggiore, una rara specie lianosa protetta.
A poca distanza dall’Oasi si estende inoltre la Tenuta Bellavista-Insuese, un altro capitolo di autentica bellezza naturale a due passi da Livorno e Collesalvetti. Con i suoi 700 ettari di splendida macchia mediterranea, tra coltivazioni biologiche, boschi e laghi, la Tenuta è infatti un esempio di rigenerazione territoriale che, non a caso, ha ricevuto nel 2017 una Menzione Speciale a livello nazionale, su proposta del club per l’UNESCO di Livorno.
Per ulteriori informazioni e contatti:
Corpo Forestale dello Stato, Ufficio Territoriale per la Biodiversità, Via Roma 3, Cecina (LI)
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