Oltre alle due imponenti fortezze, la Fortezza Nuova e la Fortezza Vecchia, che caratterizzano il quartiere, sono molti i luoghi di interesse che avrete modo di scoprire passeggiando per la Venezia, forse l’unico quartiere mercantile del ‘600 costruito sull’acqua che ha conservato il suo fascino intatto nei secoli.
Il quartiere Venezia è un arcipelago di isole edificate, circondate da una vasta rete di canali che i livornesi chiamano “Fossi“. Progettati per facilitare il trasporto delle merci provenienti dal porto, fornivano un accesso diretto dal mare alle “cantine” di stoccaggio di ogni palazzo mercantile. Ciascuna di esse era a sua volta collegata al piano stradale attraverso banchine e rampe lastricate in pietra, conosciute come “scalandroni” dai quali oggi partono le escursioni in battello lungo i canali.
Il Museo della città di Livorno accoglie un interessante percorso conoscitivo della storia cittadina, una bellissima collezione d’arte contemporanea che include la Chiesa sconsacrata di piazza del Luogo Pio e il palazzo dei Bottini dell’olio, antichi depositi per la conservazione dell’olio dai quali è stata ricavata una ricchissima biblioteca pubblica. Teatro di mostre ed esposizioni, il Museo della città di Livorno è un’attrazione che vale una visita approfondita.
La Chiesa di San Ferdinando, situata a lato di piazza del Luogo Pio, è un altro esempio livornese di architettura barocca incompiuta da non perdere. All’interno spicca “La Visione di San Giovanni di Matha” di Giovanni Baratta, una scultura simbolica della missione dei Padri Trinitari. Il pavimento in marmo ospita varie lapidi sepolcrali. Dietro l’altare maggiore è invece celato il sepolcro di Francesco Terriesi, il principale finanziatore della chiesa.
I ponti sono tra gli elementi architettonici più caratteristici della Venezia, in particolare il Ponte seicentesco di San Giovanni Nepomuceno, che presenta al centro un monumento in marmo settecentesco del Santo, e il coevo Ponte di Marmo sulle cui spallette i facchini e i barcaioli hanno inciso nei secoli, in forma di ex-voto o ricordo, curiosi graffiti e iscrizioni.
La Chiesa di Santa Caterina, la cui facciata rimasta incompiuta avrebbe dovuto ispirarsi al Barocco romano, venne eretta a partire dal 1720 su progetto di Giovanni Del Fantasia ed è sovrastata da un’imponente cupola ottagonale che con i suoi 63 metri di altezza caratterizza lo skyline del quartiere. La chiesa custodisce al suo interno alcune opere d’arte di notevole valore tra cui l’”Incoronazione della Vergine” di Giorgio Vasari, una delle ultime opere dell’artista aretino, e gli affreschi ottocenteschi della volta di Cesare Maffei, che con i loro 1.500 m2 di estensione sono uno degli spazi affrescati più grandi di tutta la Toscana.
Il Teatro San Marco era uno dei principali teatri ottocenteschi italiani, ancor più prestigioso ed elegante del Teatro Goldoni. Distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, sono ancora oggi visibili una parte di facciata e alcune mura perimetrali. Nel 1921 ospitò il congresso costitutivo del Partito Comunista d’Italia.
Gli antichi palazzi mercantili, sono un altro elemento caratteristico della Venezia. Durante un tour del quartiere, soffermatevi sui più importanti: Palazzo Huigens, con la sua corte interna e i suoi eleganti loggiati, il Palazzo delle Colonne di marmo, creato dal genio di Giovan Battista Foggini, di cui spicca in via Borra la maestosa facciata barocca, e il Palazzo settecentesco del Monte di Pietà, presso il quale i livornesi in disgrazia andavano a impegnare i loro beni. Da non perdere la Pescheria Nuova, una struttura ancora visibile nella sua forma originaria, un tempo utilizzata per la vendita del pesce e poi come magazzino. Inoltre, Palazzo Rosciano, oggi sede dell’Autorità portuale di Livorno, Palazzo del Refugio, costruito in stile barocco per accogliere gli orfani maschi livornesi, e il Palazzo dei Domenicani, nato come convento e poi convertito in carcere in epoca napoleonica accogliendo alcuni detenuti illustri, tra cui l’ex Presidente Sandro Pertini.
La Cantina della Sezione Nautica Venezia è un autentico simbolo storico e culturale di Livorno. Collocata all’interno di uno degli antichi piloni del vecchio ponte di Santa Trinità, è una delle cantine rionali più vincenti e illustri della tradizione remiera livornese. Fedele alla sua anima popolare, durante il ventennio fascista, è stata chiusa più volte con l’accusa di essere covo di sovversivi e anarchici.
Frutto di un importante progetto di riqualificazione urbana, Piazza del Luogo Pio è oggi uno dei più caratteristici spazi aperti della Venezia Nuova. La riconoscerete a prima vista per la presenza di una grande e moderna arcata tridimensionale che funge da accesso ideale al Museo della Città. Costeggiata dal fosso di Viale Caprera, è l’agorà del quartiere sulla quale si affacciano, oltre al Museo e a una serie di ristoranti tutti da gustare, ben due chiese molto amate dai livornesi: quella barocca di San Ferdinando, vero luogo di culto dei residenti “veneziani”, e la chiesetta settecentesca del Luogo Pio.
Eretta tra il 1713 e il 1715 su disegno dell’architetto granducale Giovanni del Fantasia, la Chiesa del Luogo Pio era un tempo il luogo di culto di un omonimo orfanotrofio femminile andato distrutto nel dopoguerra. Con la sua facciata a capanna, arricchita da un piccolo campanile a vela ormai privo di campane, connota il design della piazza con una semplicità e una purezza formale che vi stupiranno. Ormai sconsacrata e parte integrante del Museo di Città, accoglie oggi un pezzo pregiato della sua collezione di arte contemporanea: il Grande Rettile di Pino Pascali. Oltre che dal valore dell’opera, lasciatevi conquistare dal contrasto tra il rigore contemporaneo della scultura e la ricchezza degli stucchi barocchi: una collocazione davvero interessante e suggestiva che vi stupirà.
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